Luca Corradi
Luca Corradi

Co-Founder

WhatsApp VS Telegram

Il confronto tra i due titani della messaggistica online

Su tutti i vostri smartphone è installata almeno un'app di messaggistica on-line (Se così non fosse, forse è perché state leggendo questo articolo durante un vostro viaggio nel futuro). Nel blog post odierno vogliamo mettere a confronto due delle App maggiormente scaricate e utilizzate per la messaggistica istantanea ovvero WhatsApp e Telegram. Partiremo da una breve introduzione delle app in esame, continuando poi con un confronto tra le due piattaforme, soffermandoci sui principali punti, ovvero funzionalità e sicurezza.

Le origini

WhatsApp

WhatsApp nasce più di un decennio fa, era infatti il 24 Febbraio 2009 quando i suoi creatori Brian Acton e Jan Koum (ex dipendenti Yahoo!) lanciano la piattaforma. L’app prende piede in fretta e sono molti i colossi che ambiscono all’acquisto, tra cui Google e Facebook. Quest’ultimo riesce nell’impresa, ottenendo nel 2014 Whastapp per ben 19 miliardi di dollari e gestendolo ancora oggi.

Telegram

Telegram è molto più recente rispetto a WhatsApp, nasce infatti nel 2014, grazie all’impegno dei fratelli russi Nikolai e Pavel Durov. I due avevano in precedenza fondato un’altra importante piattaforma, il social network VK, molto famoso in Russia. Essendo il mercato russo complesso, a causa di rigide normative sul piano IT, i due hanno spostato legalmente la sede di Telegram, arrivando a stabilirsi a Dubai. Nonostante questa app sia abbastanza recente, i numeri dei suoi download sono davvero impressionanti! Il 13 Gennaio 2021 Telegram ha superato i 500 milioni di utenti attivi, puntano ad arrivare ad 1 miliardo di utenti iscritti entro il 2022.

Confronto tra le diverse funzionalità

Entrambe le applicazioni prese in considerazione per il confronto offrono tra le funzionalità quelle base di invio messaggi, immagini, video, audio, documenti e geolocalizzazioni. Già su queste funzionalità base si distinguono però sul limite dei dati che possono essere inviati : WhatsApp in questo caso perde il confronto, impostando il limite a 16MB per foto e video e 100MB per documenti, contatti o localizzazioni, contro i 2GB di Telegram su tutti i tipi di file.
Su WhatsApp è possibile creare gruppi con un massimo di 256 partecipanti , i quali possono disattivare o personalizzare le notifiche, effettuare chiamate vocali e video con un massimo di 8 persone. Telegram espande questa funzionalità portando le chat di gruppo ad un massimo di 200.000 utenti e inserendo la funzionalità Telegram Channels sulla quale non si hanno limiti sul numero di iscritti al canale. Questa è infatti uno dei servizi per cui Telegram è più apprezzato.
Entrambe le applicazioni forniscono anche la funzionalità di messaggistica effimera , ovvero messaggi che scompaiono dopo un determinato periodo di tempo. Su WhatsApp è possibile abilitare la scomparsa dei messaggi dopo sette giorni, sia nelle chat individuali che di gruppo. Su Telegram è invece presente su tutte le chat l’opzione per attivare un timer sui messaggi , i quali verranno poi eliminati per tutti gli utenti 24h o 7 giorni dopo l’invio.
Telegram ha inoltre un'opzione di chat segreta , che utilizza la crittografia end-to-end. I messaggi di queste chat non possono essere inoltrati, sono eliminati automaticamente una volta avvenuta la lettura e il mittente riceve un allerta nel caso in cui il ricevente tenti di effettuare uno screenshot. Per queste funzionalità è importante ricordare che i riceventi, possono comunque salvare messaggi fotografandoli o copiandoli / incollandoli altrove prima che scompaiano.

Sicurezza sulla comunicazione

Sulla sicurezza dei messaggi si è molto discusso nell’ultimo periodo, a causa di una bufera mediatica che ha coinvolto WhatsApp all’inizio di quest’anno. L’app del gruppo Facebook ha però chiarito ogni dubbio e descritto il protocollo di sicurezza utilizzato. WhatsApp si basa sull algoritmo di crittografia end-to-end (E2E) , un software open-source, il cui codice quindi può essere analizzato da chiunque. Con questa tecnologia solo il mittente ed i riceventi del messaggio possono leggerlo in chiaro, mentre per utenti esterni (compreso WhatsApp stesso) il messaggio risulta criptato ed incomprensibile.
Telegram utilizza un altro tipo di crittografia per le sue chat personali e di gruppo (chat cloud): il metodo client-server . Questo permette a Telegram, in casi di necessità, di accedere ai messaggi, poiché gestisce la crittografia e la decrittografia di essi sui propri server. Per la chat segreta e le chiamate vocali e video, viene utilizzato invece il metodo di crittografia E2E.
Entrambe le app forniscono inoltre l'autenticazione a due fattori (2FA) e un'opzione per bloccare i messaggi tramite impronta digitale.

E voi quale app utilizzate per comunicare con i vostri contatti e condividere foto, video e audio? Telegram e WhatsApp naturalmente non sono le uniche app di messaggistica istantanea; se volete provarne una meno famosa ma ugualmente performante, possiamo consigliarvi Signal (sviluppata da uno dei fondatori di WhatsApp).

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