Carolina Pacchioni
Carolina Pacchioni

Growth Manager

CODE on, Barbie. Let's go Party

Atobit Blog Barbie Software Engineer

Sono andata a vedere l’acclamatissimo film Barbie mossa da curiosità e dal desiderio di tornare ai miei ricordi d’infanzia: pomeriggi interi vissuti a giocare con queste bambole. Ancora adesso il fascino di Barbie mi invade e, ogni volta che ne vedo una, il mio cuore pulsa nel ricordare i momenti passati pieni di trasporto nel giocarci.

Il film risulta essere un’ottima mossa commerciale e un buon caso di marketing da studiare, nulla di più. Non entro nel merito, gusti personali (lascio agli esperti giudicare).

Questo fenomeno però ha stimolato la curiosità: mi sono chiesta se, nell’ampio ventaglio di Barbie mai create, fosse stata ideata anche una Barbie Informatica. Ho verificato. Ebbene si.

La Barbie Informatica, nota anche come "Computer Engineer Barbie", è stata introdotta dalla Mattel nel 2010. Questa versione speciale di Barbie è stata progettata per promuovere l'interesse delle ragazze per la scienza, la tecnologia, l'ingegneria e la matematica (STEM). È stata creata come parte dell'iniziativa "I Can Be" (Posso Essere) di Barbie, che mirava a ispirare le ragazze a esplorare una vasta gamma di carriere e aspirazioni. Barbie informatica in particolare è stata concepita per affrontare la sottorappresentazione delle donne nelle carriere STEM e per incoraggiare le ragazze a considerare queste opzioni di carriera: un tentativo di sfidare gli stereotipi di genere che spesso associavano (e associano) la tecnologia alle figure maschili.

Anche se si tratta di un giocattolo, il ruolo e la posizione della donna nell’ambito informatico ha sempre fatto discutere.
Solo negli ultimi anni il ruolo delle donne nel mondo accademico è diventato una chiave di volta per il cambiamento nel settore tecnologico. Le donne stanno affluendo in misura sempre maggiore nei corsi di laurea in discipline tecniche e informatiche, sfidando la percezione che tali campi siano appannaggio maschile. Questo cambiamento è particolarmente evidente negli Stati Uniti, dove il numero di donne che ottengono lauree in informatica è aumentato del 65% tra il 2010 e il 2020, secondo il Dipartimento dell'Istruzione degli Stati Uniti. Questa crescita sottolinea il desiderio e la determinazione delle donne di rompere le barriere tradizionali e di contribuire in modo significativo al progresso tecnologico.

L'ascesa delle donne nel settore tecnologico non è solo una questione accademica. L'innovazione imprenditoriale è un altro fronte in cui le donne stanno guadagnando terreno. Le fondatrici di startup nel campo tecnologico sono aumentate costantemente, passando dal 10% nel 2009 al 21% nel 2019, secondo un rapporto di Crunchbase. Questa tendenza dimostra che le donne non solo stanno partecipando attivamente al processo di innovazione, ma stanno anche trasformando le loro idee in aziende di successo, influenzando così il panorama tecnologico e imprenditoriale. Inoltre, il tradizionale scenario dominato dagli uomini nelle posizioni di leadership tecnologica sta subendo una trasformazione graduale ma evidente. Le donne stanno emergendo come leader nel settore tecnologico, sfatando lo stereotipo che le posizioni di potere siano riservate agli uomini.

È importante sottolineare che questa evoluzione non è casuale, ma il risultato di sforzi concertati da parte di diverse parti. Le iniziative che mirano a promuovere la partecipazione femminile nel settore tecnologico sono state decisive per spianare la strada verso l'uguaglianza. Programmi educativi mirati a coinvolgere le giovani menti sin dalla tenera età, iniziative di networking e mentoring che creano un ambiente di supporto e riconoscimenti che celebrano i successi delle donne sono tutti fattori che stanno contribuendo sempre più a creare un'atmosfera più inclusiva.

Il mondo reale è ben diverso da quello fatato di Barbie: nonostante i progressi tangibili, ci sono ancora sfide che rimangono irrisolte. La disparità salariale tra i generi nel settore tecnologico è una questione critica che richiede attenzione. Oltre a questo è innegabile che, in Europa, la partecipazione femminile nel settore tecnologico è storicamente bassa. Secondo dati Eurostat, nelle carriere STEM, le donne rappresentano solo il 17% circa della forza lavoro totale. In Italia invece, solo 3 donne su 10 lavorano nel settore IT. Per sopperire a questa divergenza sono stati introdotti programmi educativi mirati, politiche di assunzione più inclusive e campagne per incoraggiare le ragazze fin dalla giovane età ad interessarsi alle discipline tecniche. Inoltre, gli stereotipi di genere e i pregiudizi culturali possono ancora influenzare le scelte educative e professionali delle donne, limitando il loro accesso al settore. Il bilanciamento tra lavoro e vita personale è un altro ostacolo da superare, soprattutto in ruoli tecnologici che richiedono un impegno costante considerevole.

Ad oggi i traguardi sono tanti ma gli obbiettivi per raggiungere un’equità di ruolo sono molti di più. Dalle aule universitarie all'innovazione imprenditoriale e alle posizioni di leadership, le donne stanno dimostrando la loro capacità di modellare anche il futuro tecnologico. Nonostante le sfide rimanenti, l'uguaglianza di genere in questo settore cruciale è un obiettivo raggiungibile e auspicabile. Solo attraverso un impegno costante e collettivo per abbattere le barriere di genere, potremo veramente sfruttare il pieno potenziale dell'innovazione tecnologica per il bene di tutta l'umanità che, casualità, è un sostantivo femminile.

  • STEM
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